Solitarie onde
nel blu dell’orizzonte corrono oltre il pensiero del mio mare nero di fame. Il sole si spegne, la sua luce rimane alle mie spalle, nello splendore della notte. La vita respira la brezza salata e scontra i miei pensieri lontani da qui, nell’infinito dell’altro oceano, io navigo cercando la mia identità che sempre fugge… Paola Grasso Pantelleria 1990 |
Tra i sassi scuri
della nera perla, ho offerto il mio cuore al mare; ho lasciato scorrere il sale nel sangue del mio corpo perché ne insaporisse la pace ed il mio pigro desiderio di evadere. Nel nulla di domani comporrò una nuova strofa di suoni, ballerò con le tempeste dei miei sogni e annegherò, finalmente, in un’enorme tinozza di stelle celestiali e lucenti. Dimenticherò Il buio del mio consunto passato. Paola Grasso Pantelleria,estate 1990 |
I tuoi occhi
hanno scoperto i miei. Hanno scrutato la mia anima con una impercettibile,lieve curiosità. Hanno sepolto, per un attimo, le mie paure. Hanno ingrandito il mio orizzonte immaginario, ossigenando il mio cuore. Quando si sono incontrati con i miei occhi hanno fermato il soffio della vita per trasmettermi la luce del tuo sole. Oggi penso alla distanza che li separa e a quanta immaginazione li nutre. La loro passione di speranza è più profonda e assoluta della nostra realtà… Mi chiedo quanto spirito ancora li animerà nella brevità di quell’ istante vissuto, per poter continuare su questa rotta invisibile. Paola Grasso Palermo,agosto 1990 |
Ti ho aperto il mio corpo.
Sentivo il desiderio vibrare dentro il mio petto. Sudata, lo sguardo inchiodato sul tuo viso. Mai, come in quel momento, mi sono sentita reale, sola col mio corpo, completa di me stessa… Ed io e quel corpo, insieme, abbiamo amato con tutto l’ abbandono dell’ autenticità. E’ stato come un soffio incantato di passione, un passo erotico verso l’Eterno… Paola Grasso |
Quando arriverai
e mi vorrai, Io sarò lì e sul tuo cuore arido traccerò solchi d’amore dove farò scorrere il sangue della mia passione, quella che ho serbato per te, uomo, nell’alcova della mia calda anima… Mischiata al tuo sangue Ti porterà a me, fino alla fine dei nostri respiri e dei nostri comuni desideri di luce e di libertà. Paola Grasso |
Ho sperato che il vento
accarezzasse i miei capelli e le tue mani racchiudessero delicatamente e con passione la mia nuca, per bere un sorso della mia ultima felicità, dalle mie labbra trasformate in calice. Volevo che il tuo desiderio e i tuoi progetti rincorressero il mio nome disperatamente, in questo deserto di parole, zeppo di superficie… Volevo che mi portassi Nell’alcova di un amore lontano e diverso, fatto dei sogni che ho accumulato nel tempo; ma la mia speranza non è che il desiderio della mia mente bambina: fatica a prendere una forma reale, in questo mondo confuso, decadente, senza mete dignitose, privo di dolcezza e verità! Paola Grasso febbraio 1991 |
A volte ti sento,
sei sulla mia pelle come una patina di vernice compatta; mi cingi la vita con forza e possesso, mi sei alle spalle, mi segui, cammini con me nella valle dei sogni, non mi abbandoni. I tuoi grandi occhi vivaci di muschio controllano la mia vita. Nei giorni più calmi mi chiami, vuoi farmi sapere che ancora mi ami, ma il tuo richiamo non bramo, penso a come eravamo e quando lo penso ho paura, paura perché per me,ora, sei il pensiero lontano. Paola Grasso luglio 1991 |
Il liquido del tuo piacere
è penetrato nei pori della mia pelle, ne sento il profumo ancora sulle mie mani: mi piace annusarlo e vorrei cibarmene, con i resti del nostro amplesso consumato in questa notte di stelle… Sento il tuo calore ancora dentro me espandersi nei vicoli profondi del mio ventre, colmarne i vuoti, varcare le soglie dell’anima, arrivare diretto, come una palla infuocata al culmine di me: mi piace percepire tutto questo desiderio d’amore come “frutto di te”, in questa notte di gioia in cui, rimasta sola, non posso fare a meno di pensarti. Paola Grasso |
Non c’è armonia
che si debba -fuggire- per paura di ricadere… Non c’è amore che si debba nascondere per paura di morirne… E’ la melodia della gioia che intreccia i destini degli uomini che non si conoscono… E non c’è uomo che debba –fuggirla- e neppure io eviterò questa serena pace, anche se durasse un solo attimo. L’attimo è eterno, bisogna viverlo nel suo –fuggire-… per sapere quanto forte ti faccia sentire! Paola Grasso (luglio 1991) |
Io non sono nulla,
non sono nulla e nessuno, sono solo l’eco di me stessa, sono solo la creatrice pazza del mio mondo… Il mio mondo è pieno di sogni, è zeppo di immagini che animano il mio presente con gli splendidi colori della mia fantasia. Io non sono nulla e non so niente, so solo che in quel passato ho creduto di fermarmi per rilegare i fogli spaiati della mia vita… Ho vissuto fin qui la mia vita con l’istinto e la paura, nella pulsione feroce della giovinezza, e me ne sono grata; preferisco improvvisare le immagini che continuo a sognare che programmare un futuro che non c’è… Il futuro è la sorpresa certa, è quello che resta di me… Perché io non sono nulla rispetto a quello che sarò domani. Io sono solo una meteora nello spazio infinito di quella strada che mi porterà lontano. Su quella strada Il suo sorriso mi fermerà, i suoi occhi guarderanno i miei e intenderanno la mia natura, senza proferir parola, senza dettagli né giudizi. Il vento soffierà sui nostri volti, ripulirà i nostri cuori, porterà con sé i timori: io diventerò il sogno egli sarà la mia magica notte ed un giorno capirà che solo io, che non sono nulla e nessuno, potrò essere -sua- fino alla fine di lui e di me e su quella strada del nostro incontro diventerò “qualcuno” ! (per lui). Aspetto sempre il suo ritorno. (luglio 1991) Paola Grasso |
Nei tuoi occhi c’è il sole,
c’è la voglia di vivere che io non trovo più nei miei… Nei tuoi occhi c’è il sorriso, c’è la sicurezza del tuo essere che io non trovo più nel mio… Nei tuoi occhi c’è la dolcezza che ho perso e che alla mia vita di oggi manca ma che dal mio cuore sgorga… Nei tuoi occhi c’è qualcosa che mi fa pensare che tu sia un angelo. Vorrei non averti incontrato, perché mi fai guardare allo specchio facendomi vedere la persona che ero e che ora non sono più! (Inverno 1993) Paola Grasso |
E’ passato come un fulmine
nel mio essere silente, disordinato da tanti umori in contrasto. E’passato…e come un fulmine ha centrato la mia anima cauta e turbolenta: ha dato fuoco e fiamme al mio gomitolo dipanato con fatica in questi anni di duro lavoro interiore, per sopravvivere. E’passato…con i suoi lunghi fili arricciati di vita in una criniera leonina selvaggia e feroce, con i suoi occhi fieri e decisi dallo sguardo dolce e sicuro insieme. E’passato…con le sue labbra piene e gustose e come il Libeccio, pieno, caldo e carezzevole mi ha portato un dono; se n’è andato con il fuoco mio della passione, come un vento forte, veloce e irraggiungibile. E’passato…mi ha lasciato il gusto del sale per ricondire la mia vita un po’ insipida, un odore di buono e un pazzo desiderio di cambiare la rotta del mio tempo… Ma è… passato! Paola Grasso |
Viverti accanto è un’impresa titanica
per me che sono così…piccola! Il desiderio di essere lontana sta diventando latente, a volte è così forte che devo fare uno sforzo grande per eluderlo dalla mia volontà… Ho voglia di essere curata, amata, coccolata, rispettata e presa fra le braccia come una Regina… Sono una Madre… sono una Donna,anche se mi hai tenuta bambina… Desidero essere accanto ad un Uomo che sa come si tratta una donna, una donna piccola e dolce come me… Non è difficile, ci vuole solo un po’ di cuore, un po’ d’amore…e saper danzare senza paure, aldilà della formalità e del deleterio giudizio… Paola Grasso |
Vivo,
la prova continua, trasporto di magia interiore, sogno reale. Battiti di cuore, emozioni ascoltate, desiderio di risate. Pianti senza vergogna, senza nascondersi… Amore vero, non pseudonimo, non passione minima, dormire con l’amore, vicino al coraggio di evolvere nel cambiamento. Fuoco che arde, desiderio di stare fuori, non dentro, viva, non sepolta! Rischio difficile ma sano egoismo di disfatta e riuscita… soddisfazione di sé nonostante l’altrui giudizio… Calamita d’amore, stufa di rinunce, stanca di vittime che ti succhiano il sangue e gli umori della vita per poi accarezzare le ferite che ti hanno indotto. Carezze di gioia come quelle dei fanciulli che prendono il viso materno per gridarne la sua bellezza… Vivo, felice di essere un disastro di pensieri, un contenitore di sogni e desideri… realizzabili. Amata,perché sono IO, non la riproduzione di un altrui disegno. Vivo e amerò per il solo piacere di amare, non per il mio essere, non per il mio ego ma unicamente per ciò che davvero conta: il puro amore senza ritorno, pieno, libero, autentico, per chi lo condivide e lo comprende nell’immenso godere di perpetrarlo e come l’ho sempre con fatica rincorso! Ora vivo e comprendo… Paola Grasso (Cuneo,10 gennaio 2002,prime ore del mattino) |
L’INCONTRO
So che averti incontrato non è casuale. C’è una sorta di magia intorno a noi. Le tue parole me lo dicono, i miei pensieri me lo confermano, la mia pelle ne è certa. Tu sai poco di me ma sai già molto di più di chi mi conosce! Tu hai le chiavi che aprono le mie serrature, forse un giorno scopriremo che io ho quelle che aprono le tue… Se tu ti lascerai andare… Se tu avrai coraggio di volerlo… Sai cosa penso ? L’unica vita che valga la pena di essere vissuta è la vita “magica”, altrimenti tu non saresti il MIO MAGO! IL POTERE DI UNA PASSIONE Giungiamo l’uno nell’altra identici, della stessa sostanza vitale… Creiamo potenza entrando uno nell’altra, amplifichiamo la capacità ad innalzarci, raddoppiamo la nostra forza… Duriamo un’eternità perché agiamo quasi ignari su quella forza… Crescendo nella potenza di te sento la capacità di ciò che sono e, nell’esaltazione, porto via da te ciò che non è te… e mi raddoppio e, col mio crescendo raddoppio la tua forza, il tuo raggiungimento del piacere. Tu come me temi ciò che sei veramente, lotti con il tuo io contro l’enorme paura che, governato da te stesso e da quello che senti di essere con me, tutto ti venga addosso rovinandoti l’esistenza… L’esistenza Mago… sarà fallita quando abbandonerai la sensazione che hai della tua vera natura e rinuncerai a quella forza che senti e che io sento quando sei in me! Finirà di battere il tuo cuore… Non mi seguirai Mago. Invecchierai nel ricordo di quella forza. Ricordati cosa ti dico: viversi pienamente non è abbandono delle emozioni… ma un abbandonare la terra degli uomini stolti; la terra è la scelta che fanno tutti, il desiderio lo seguono pochi, è la più grande e sconosciuta delle responsabilità , bisogna aver coraggio per compierlo; l’amore appassionato e totale è di chi non ha paura… la paura si deve combattere per vivere ed -essere-… E la “magia” ? Dove finirà la tua splendida, naturale,leggera,mirata “magia” ? Insegnala ai tuoi figli… Fa che non si disperda…fa che essi non ripetano i tuoi errori… Spezza la catena che ti tiene legato alla terra e alle condizioni degli uomini e delle religioni… Le religioni fanno stragi di innocenti… Noi ci rincontreremo,in un’altra dimensione in un’altra vita…se avremo lo stesso potere ,in quel tempo, di riunirci in un unico essere… Sarà la nostra magia! Paola Grasso (3 ottobre 1961/65, la tua piccola metà) |
Quale malinconia,
quale grande solitudine, quale infinita tristezza… Tutte insieme dentro di me, lontane dal mondo degl’altri, lontane da chi non voglio più! Non voglio più sofferenza, non voglio più odore di cattiverie su di me, non voglio più fiumi di parole, non voglio più sguardi di lusinga… Tutto questo mi porta grande malinconia, grande solitudine, grande tristezza! Tutto questo non voglio più! Nevica… Piano,piano… Su di me. Raggela il mio cuore e tutto si ovatta… Silenzio, fate silenzio! State zitti! Le mie orecchie sono stanche, il mio cuore è colmo, il mio corpo è sfinito… Fatemi riposare! Lasciate che io veda la neve come fosse la prima volta. Lasciate che il mio corpo diventi insensibile al suo freddo, così non sentirò più le parole, non sentirò più il brusio, non proverò più malinconia, solitudine, tristezza, sarò tutt’uno con me stessa e non piangerò più! Paola Grasso (Cuneo 9 dicembre 2002) |
Emozione,
complicanza, viscere, sangue, passione, carnalità, nutrimento, amore… tutto è dentro i nostri magici cassetti. Minuscoli dettagli alterano le nostre delicate percezioni, aliti di vento spostano i nostri desideri sognati. I magici cassetti si aprono e nuove forme prendono vita, aggiungendosi ad altre… Siamo esploratrici della vita, un "rebus" di una disarmante semplicità, seppur difficile da interpretare, mistero per il mondo intorno a noi che corrispondiamo al modello di Eva… Solo gli Angeli possono viverci, ma noi prediligiamo le bizzarrie degli uomini “diavoli” che non hanno limiti alla fantasia profonda matrice cerebrale, conoscenza interiore, intuizione vitale di respiro travolgente! Donne fino in fondo all’anima, decise a vivere senza “zerbinarsi”… in un ballo folcloristico di grazia e pazzia, in un’altalena di amori bastardi e meravigliosi, unici perché vissuti. Inutile fermarci, l’impeto femmineo è guerriero, è come un cavallo alato, è come il mare, calmo o in burrasca, colorato o plumbeo ma sempre in eterno movimento. E’ il ruotare terrestre, necessario, fermarlo sarebbe la fine di TUTTO ! Paola Grasso (maggio 2006) |
Ritornano i tuoi occhi neri,
vivaci come i miei; ritorna il tuo morbido bacio sotto la neve; ritorna il tuo sorriso dolce e sfuggente come la tua anima; ritorna la tua mano calda e lieve che cerca la mia, l’improvviso fremito del mio cuore ancora incredulo; ritorna il tuo forte abbraccio sotto le lenzuola nelle notti, stretti,nudi e pieni di calda energia; la luce delle candele tra i vapori dell’acqua e le parole sbocciate in un incanto di conoscenza già vissuta… Ritorna il tuo odore e il tuo profumo, intenso e sensuale alle mie narici insieme al Senso di te che mai mi abbandona; ritorna l’allegria e la forte passione dell’amore e dell’arte sfogliata insieme; ritornano le tue frasi sibilline; ritorna il ballo che ci siamo concessi; ritorni tu al mio cuore e, ritorna la fatica di respingere il pensiero di te, il desiderio di te, il piacere di stare con te… Ritorna questo contagio che non riesco a curare da quando me l’hai trasmesso come un fuoco dal profondo di me che non si spegne… Ritorna la tua voce dal timbro inconfondibile, questa bizzarra storia di paure, di note giuste e sbagliate, di inaffidabili sentimenti, di attimi intensi custoditi nel cuore, di meravigliose risate, di innegabili scontate intuizioni… Ritorni TU e la tua pelle nera che mi piace da impazzire… Poi te ne vai… E ritorno sola nel vuoto che crei, col mio segreto, felice di viverlo sempre quando ritorna come un sapore familiare di cui dovrò imparare a farne a meno prima o poi… io sono solo una piccola meteora nel tuo cielo pieno di stelle ! (Camminando su una “border line” prima o poi… si precipita…) Paola Grasso (19 luglio 2006) |
Io cercavo semplicità
e purezza di cuore… Le ho trovate quando sei arrivato tu nella mia vita… Io cercavo l’autenticità dell’amore e del sentimento… Le ho trovate insieme a te nei momenti difficili quando tutto sembrava crollare. Io cercavo chi riempisse il mio cuore e ho trovato chi ha dato vita al mio stato di quiete e alla pace dei sensi… Io cercavo qualcuno da guardare nel cuore e negl’occhi e oggi i tuoi occhi grandi e profondi sono le parole più belle che io possa incontrare. Io cercavo chi mi facesse sentire una Donna e ho trovato l’Uomo che ha colmato il mio desiderio… Paola Grasso |
Le mie labbra carnose
parlano, muovono sinuose, le sento creative, orgogliose del tuo desiderarle… I tuoi occhi penetranti le osservano…ne curano le pieghe e le ardite mosse, ne seguono sorridenti e ironici gli schiocchi e i ritocchi, le mie labbra suonano musiche inedite sconosciute alla tua vista… e al mio orecchio, le sento e mi pare di vederle come se non fossero parte di me… sono loro le protagoniste dei nostri incontri, non le comando… son loro a comandare me insieme ai tuoi occhi veloci e arditi che tornano sempre lì come catturati e ancora stupiti da cotanta insolenza… Non risparmiano i tuoi sensi, me ne accorgo. Mi piace! Che danza insolita, sembra impossibile che occhi e labbra facciano così spudorati una danza d’amore, eppure accade, ed è un ballo frivolo, lieve e incalzante, quasi un tango sensuale e misterioso a volte invece un tripudio di chitarre elettriche che si avviano infernali e frementi Là, alla fine della nostro brivido interiore da dove partono la sessualità e il desiderio. Com’è potente la bocca… e come dipingono le mie labbra! E come son potenti i tuoi occhi nel mangiarsi le labbra... Paola Grasso |
Amore,
ogni istante che passa insieme a te so di esistere perché ti ho incontrato… Amore, a volte il mio dolore interiore è forte ed incomprensibile; il mio pianto è silenzioso, la mia bocca tace, il mio pensiero va lontano. Tu percepisci ma non capisci… Amore, alcune volte sono assente, non conosco nessuno, neppure me stessa; non comprendo il mondo, non appartengo alla terra ma guardo i tuoi occhi e ritorno da dove son partita. Amore, un giorno comprenderai “quel” tutto di me, anche tu realizzerai sogni e smetterai di desiderarli, capirai quanto il mio essere vagabondo,ribelle,estemporaneo ti abbia amato; comprenderai il motivo per cui tu soltanto mi sei stato a lungo vicino, curando le mie mancanze e le tue carenze. Amore, ho spesso pensato che la vita mi risparmiasse i suoi tesori invece mi ha dato te… (Ti ha messo sulla mia strada…) Il più semplice ed autentico dei tesori. Amore, un giorno le mie parole difficili e il mio complicato essere ti saranno chiare, son fatta di una pasta morbida e delicata ma difficile da plasmare… Amore, una farfalla vive appena ma intensa è la sua esistenza non è nel per sempre, ma nel volo prossimo… Tu sei il mio polline preferito, il nutrimento del mio sforzo, il riempimento dei miei vuoti… Posso desiderare volare altrove, ma tu sei il mio lieve,dolce,appassionato ritorno, un amore, se vorrai amarmi… da qui al nostro infinito. Paola Grasso |
Una virata,
una danza, un gioco… Nulla di più! Accanto nella lontananza, lontano nella vicinanza. Una danza sopra le righe dell’essere e dell’amore, fuori da ogni normalità, anticonformismo sentimentale, omosessualità latente, complesso insidioso di Edipo… sublimazione nell’ arte. Un gioco che lascia il ricordo che ritrovi sempre nel passato non potendo trovarlo nel presente non riuscendo a viverlo nel reale. Una virata brusca, una danza del desiderio, un gioco che crea distanza… Nulla di più! Ma è poco? Un ordigno ad orologeria, uno stato di passione sessuale, di attrazione emozionale, di curiosità intellettuale, un fiume di intuizioni, un pensiero oltre il tempo aggancio di leggerezze mancanti, una sete profonda di conoscenza, una bellezza totale. All’ombra della grande madre è tanto, è troppo, è difficile… Presiedere alla grande madre è una colpa, è un motto,un disagio, è una difesa inconscia! Ma è poco ? Averla vissuta, sentita, provata nella pace dell’ essere è Tanto! Una virata costante, la danza del nostro desiderio è un gioco eterno: qualcosa in più che gli altri non conoscono o non sanno vivere… E alla fine neppure Noi ! Paola Grasso |
Nel tuo volo pindarico
nel cercare un posto sulla Terra a volte incontri dei vuoti… In quei vuoti vieni follemente risucchiata, rimandata indietro come a dover ripassare le lezioni di vita che fino a quel momento credevi di aver imparato… E’ il tranello della mente, perché il cuore lui procede sempre, desidera andare avanti, con i suoi battiti regolari ripescare nuove strade, incontrare nuovi amori, nuovi cuori con cui condividere, esperienze in cui crescere… La mente è folle calcolatrice del suo destino… Bisogna saperla usare la mente altrimenti lei usa te con tutti i palliativi possibili fino quando il cuore cede… E’insidiosa ,è un tarlo insaziabile la mente… Un’adulatrice eretica… Il cuore è un muscolo morbido deciso a tenerci in vita, bisogna rispettarlo il cuore… L’inconscio sa bene ciò che vuole e vede bene ciò che il cuore sente… È lì che bisogna volare Solo lì con la consapevolezza non si retrocede, lì il volo è forte,pauroso, mirato,senza esitazioni e diventa leggero, fantasioso via dalle pulsioni rabbiose dalla mente vittima infantile, lì ciò che desideri diventa reale. Nel tuo volo pindarico nel cercare un posto sulla Terra la prima conquista è saper usare la mente e usarla Come lei usa te! Solo così la bellezza, la salute e la vita saranno rispettate! Paola Grasso |
A Vittorio
Ogni piccolo cuore Ha un grande dolore, c’è nel tuo la vita, l’alito ribelle che già alla nascita ha rischiato la pelle… Ti abbraccio d’amore mi abbracci d’amore e sento il profumo che riconoscerei tra mille… Essere speciale, fatto di pace e di passione, di tanta intuizione, di arguta osservazione, pieno di sensitività che forse un giorno ti aiuterà… Sei tutta la mia vita Il mio desiderio realizzato… Sei nella musica e nel vento, sei un forte tormento, sei un brivido furibondo di fantasia trattenuta, di tanta rabbia maldestra, un fuoco acceso impavido e poi breve, un disegno morbido,liscio e fine. Aspetto che il tuo giovane cuore maturi per vederlo gioire incantato e scosso dalle tue pazzie… (2007) |
A Leonardo
Guardare il tuo viso È perdersi nella bellezza, quasi perfetta, nella purezza di un’età piccolo mio, che mai più tornerà. Guardare il tuo viso È pensare al tuo cuore, pieno di vitalità, nella sorpresa del tuo domani. Guardare il tuo viso È pensare al tempo che passa senza che io possa farti conoscere tutto quello che vorrei senza misogini messaggi. Guardandoti Vorrei inventarmi per te un ballo di libertà, al di là delle tue ansie e delle tue paurose insicurezze, al di là dei programmi a cui si lega la riuscita del tuo crescere futuro. Guardare il tuo viso Porta al mio cuore le tenerezze che tu rifiuti da me… quelle che solo mamma può darti al di là dell’abbandono che hai sentito come un vuoto dentro te, da parte mia… Guardare il tuo viso Leo è avere un grande desiderio di darti serenità, di comprarti un paio d'ali che ti facciano sentire la vera ebrezza del volo... È rivedere il mio viso alla tua età e provare un’infinita, indicibile nostalgia… di tutto ciò che è stato e non sarà più… Ti adoro piccolo mio! (2007) |
Ad Alessandro
Nel tuo buffo sorriso di bimbo, nei tuoi occhi ridenti, nel tuo corrermi incontro a braccia aperte, nel tuo stringermi con tutta la forza del tuo corpicino esile ma deciso… (come un cucciolo Koala) Nel tuo parlarmi ed esplorarmi con dolcezza nelle tue lievi e brevi carezze, nella tua meravigliosa prepotenza per difendere la tua piccola ma un giorno grande persona… In tutto questo ritrovo le ragioni per cui sono una Donna, le ragioni per cui sono una Madre, le ragioni per cui sono in vita… Le ragioni per cui l’amore può tutto… Grazie mio dolce cucciolo! (2007) |
Siamo l'inganno, siamo l'addio ma non la fine...senza rimpianti e senza paure rimaniamo nel cuore e proseguiamo il volo...tu sei nei miei occhi e io nei tuoi... Le nostre strade non sono le stesse e non sono parallele! Alti nel cielo arriveremo alla meta, risoluti alla fine di noi, nel per sempre di un'altra dimensione...
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Non riesco a guardare i tuoi occhi stranieri,
sento emozioni già provate e profondità di dimensioni a me familiari… è quello il posto che cerco da quando son nata: è lì che devo andare,che devo tornare, è lì che si compirà il mio destino terreno. Non riesco a guardare i tuoi occhi stranieri, perché mi perdo e non ritrovo più la realtà nella quale vivo e mi fa paura… mi fa paura pensare e sentire che una parte di me vorrebbe entrare in quel blu profondo e non tornare più indietro; senza nessuna spiegazione, nessun perché, senza giustificazioni o conflitti, senza una ragione razionale, solo lievemente,così… trasportata dal desiderio di luce e dalla leggerezza di quella solita appartenenza magica che ritorna puntuale nella mia vita, una sensazione MIA e BASTA! Non riesco a fermarmi sui tuoi occhi stranieri, perché perderei il controllo di tutto… quel controllo che tu mi inviti ad abbandonare, a lasciare andare via da me: il controllo che ho imparato ad usare per difendermi sulla terra dei vivi… I tuoi occhi e la loro conoscenza mi hanno definitivamente trasmesso la ragione per cui ho conosciuto le gabbie in cui ho rinchiuso ostinatamente il mio corpo. Il mio corpo come una farfalla in volo ha sempre vibrato di armonia, di emozioni e di danze sublimi…di vita! L’ho privato della libertà così come ho fatto con la mia immensa creatività con il mio ardente movimento interiore, col godimento di essere così per dono divino… I tuoi occhi stranieri percepiscono, così come le tue sapienti mani che scorrono mutevoli e dinamiche sul mio corpo dove necessita la mia sopita energia. I tuoi occhi stranieri mi sorridono mi fanno comprendere quante forme d’amore si possono incontrare e provare in una vita e quanto un cuore esperto ma ancora puro possa contenere amore istintivamente… Tutti gli occhi a me stranieri sono stati azzurri e verdi... profondi, entrati nella mia vita hanno segnato i miei cambiamenti, le mie piccole ma forti rivoluzioni interiori… Occhi innamorati di angeli e arcangeli terreni dalle ali d’argento… azzurri e verdi come l’acqua dell’Oceano che io adoro e dove ancora vivo nell'immanenza, che dà vita, come le sue maree che son dentro me impetuose, come il movimento delle loro ali che più volte mi ha voluto ricordare che anche io so volare. Paola Grasso ( nel sogno 2010) |
Dentro e fuori di me riempi spazi,
illumini di immenso il mio ventre, fai crescere semi di amore e sbocciare felicità e gioia divina... forza, chiara visione estasi e condivisione... Non c'è null'altro che il tuo flusso non possa creare e guarire... La mia Luna, Cresci in me... Illumina la mia notte e inventa nuovi sogni dove ancora io sia libera di danzare... e rinnovarmi! Paola Grasso |
Con la luce dei tuoi occhi dolce Fanciulla,
osservo ed ascolto il silenzio… Il silenzio nella notte gelida di brina accende brividi leggeri che accarezzano la mia pelle… In lontananza la Luna illumina il bosco, scorgo una civetta bianca danzare il suo breve volo, la sua presenza fugace rende il mio cuore sereno e protetto. Nel silenzio della notte Tutto è un incanto, tutto è immobile magico e intatto. Passeggio scalza senza sentire freddo, lascio orme sulla vergine neve che spariscono per non lasciare traccia alcuna… solo profumo dei pini alle mie spalle che sfioro, scuotendo cristallina polvere di stelle fluttuanti come gocce diamantine… una piccola lepre curiosa mi sorprende, si avvicina delicata, accompagna i miei passi e si ferma con me… ci guardiamo negl’occhi e procediamo sicure… in lontananza il Lupo ulula, sto camminando per raggiungerlo, il suo è un richiamo familiare che guida il mio istinto… ricerco la sua tana che è la dimora da dove provengo. Il mio passaggio attraverso il bosco incantato mi porta là nelle grotte di montagna, al riparo dal pericolo, nel ventre della calda terra… là dove la mia Shakti è a casa, là dove mi sento libera… libera di sprofondare in quell’abbondanza che è il mio essere femmina, madre,nutrice, guaritrice ,saggia e Dea Schaman… Paola Grasso |
La Stella era caduta...
La Bimba l'ha ritrovata, ora brilla tra le sue mani e nel suo Cuore, naviga nell'incantesimo di una bolla soave che, vibrando leggera attraversa lo spazio cosmico in un tempo che non c'è, in unico suono che appartiene alla Creazione, all'Universo...dove l'Anima è ad un passo dall'Eternità, oltre il Velo! Una trama di Luce fatta di tante Stelle catturate e riposte là dove devono ritornare! Paola Grasso |